LABORATORI TERRITORIALI DI CO-PROGETTAZIONE PER L’IRPINIA

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2 Risposte to “LABORATORI TERRITORIALI DI CO-PROGETTAZIONE PER L’IRPINIA”


  1. 1 pietro mitrione 29/09/2018 alle 4:28 PM

    https://www.nuovairpinia.it/2018/09/29/mariangela-capossela-ripartire-dai-rapporti-umani-lo-sponz-fest-un-tramite-tra-la-gente-2/

    Il connubio fra l’evento agostano e la linea ferroviaria Avellino- Rocchetta è stato determinate per la riapertura della tratta. Qual è la sua opinione sulle prospettive legate al treno storico?

    “Credo che la riapertura della tratta ferroviaria sia uno degli eventi Sponz che più ha creato emozioni profonde per i locali, emigrati e non. Anche per il pubblico dello Sponz proveniente da altri luoghi d’Italia, l’esperienza del treno è un modo originale per scoprire il territorio e coglierne aspetti estetici specifici a questo particolare mezzo di trasporto. Per il Festival è stato un altro spazio di ricreazione per inventarsi occasioni di arte esperienziale, come le letture di Ascanio Celestini l’anno scorso o la performance Passa-porti di Ilaria Demonti quest’anno. E’ un inizio che apre tante prospettive che tra l’altro cominciano a delinearsi concretamente. Ci sono tante volontà in campo e professionalità, dalla Fondazione FS Italiane all’associazione InLocoMotivi che lasciano ben sperare”.

    L’utilizzo della stazione di Conza della Campania- adibita a saloon e scenografia del selvaggio west- ma anche le stazioni di Calitri e Lacedonia come palcoscenico di eventi, ha costruito la cifra turistica attribuibile a siti dismessi e abbandonati. Sponzarti intende farsi carico delle stazioni e aderire al bando?

    “La potenzialità dei siti abbandonati sta nell’essere un grande mezzo per dispiegare l’immaginazione, funzionando da motore aggregativo perché servono proprio ad accendere un immaginario collettivo e non certo individualistico. Chiaramente sento anche io questo richiamo, che richiede però di interagire con altri sognatori. Non sono le idee che mancano, ma le persone. Approfitto quindi dello spazio mediatico di questo bellissimo giornale, a cui auguro ogni bene, per lanciare una bottiglia in mare e raccogliere diponibilità per re-immaginare insieme questi luoghi che da banditi vengono messi al bando, questa volta non per uscire bensì per tornare nella civiltà”.

  2. 2 pietro mitrione 29/09/2018 alle 4:31 PM

    ideata da mariangela Capossela
    e curata insieme a tommaso
    Evangelista, che
    quest’anno avrà il titolo “selvaggio
    io o selvaggio tu?”, la
    nuova edizione di sponzarti si
    è articolata attraverso quattro
    appuntamenti/percorsi accomunati
    da un approccio multidisciplinare
    (scienze umane,
    teatro, opere d’arte pubblica),
    teso a riflettere sui concetti di
    confronto, alterità, egemonia,
    questione meridionale, rapporto
    fra colonialismo e capitalismo.
    attraverso questi
    temi sponzarti ha incrociato
    le attività della libera università
    per ripetenti in una serie
    di incontri con alcuni docenti
    e artisti. ne è scaturito uno
    spettacolo teatrale con le creazioni
    artistiche selezionate dal
    bando che hanno coinvolto i
    richiedenti asilo e i migranti
    di quattro centri sprar irpini.
    anche quest’anno con
    Una ferrovia preziosa
    conduce allo sponarti
    e alle altre suggestioni
    il treno sempre
    protagonista
    con capossela
    di luciuS iuliae dalla RedazioNe
    l’arte di mariangela Capossela
    sono stati protagonisti la ferrovia
    e i treni. durante i
    giorni del fest, è stata data ai
    visitatori la possibilità di spostarsi
    sui vagoni d’epoca della
    tratta ferroviaria di interesse
    storico avellino – rocchetta,
    anche quest’anno attivata per
    l’occasione. lo sponz fest
    2018 si è chiuso il 26 agosto
    nella straordinaria cornice
    dell’abbazia del goleto a
    sant’angelo dei lombardi con
    il pianista e compositore stefano
    nanni che ha diretto l’orchestra
    degli allievi del
    conservatorio di avellino nel
    concerto requiem per animali
    immaginari. un concerto
    preceduto da una
    performance musical-culinaria
    di giovannangelo de gennaro
    e nicola nesta. ma gli
    ospiti di quest’anno sono stati
    tanti e tutti di straordinario richiamo.
    per Capossela e i suoi
    co-autori, però, il “vero momento
    clou dello sponz fest
    2018 è stata la “notte selvaggia”
    del 25 agosto, durante la
    quale l’intero paese era percorso
    da uomini-bestia.
    © riproduzionE risErvata

    Fai clic per accedere a Nuova-Irpinia-n.2.2018.pdf


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